Un server di Minecraft ha subito un attacco DDoS da record
Implementata la variante Mirai in un attacco da oltre 2,5 Tbps
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Unserverdel popolare videogiocoMinecraftè stato colpito da unattacco DDoS. SecondoCloudflare, si tratta dell’attacco più grande mai neutralizzato, dal punto di vista del bitrate.
Come segnalato daBleepingComputer, l’attacco è stato condotto tramite una variante della notabotnet Mirai, a danno del server di Minecraft noto comeWynncraft, uno dei più grandi e conosciuti.
I responsabili dell’attacco sono riusciti a trasmettere 2,5 Tbps per circa 2 minuti. Sono stati impiegati pacchetti flood UDP e TCP nel tentativo di intasare i servi e bloccare l’accesso da parte di centinaia di migliaia di giocatori. Secondo Cloudflare, che ha difeso il server dall’attacco, gli utenti del gioco non si sono nemmeno accorti della situazione.
Gli attacchi DDoS più corposi si stanno moltiplicando
Le cifre riportate dal rapporto sulle minacce DDoS di Cloudflare per il terzo trimestre 2021 parlano chiaro. Secondo il report, gli attacchi DDoS che impiegano più terabit sono sempre più frequenti. Infatti, l’azienda sostiene di aver bloccato diversi attacchi da oltre 1 Tbps nel terzo trimestre dell’anno in questione.
In generale, il numero di attacchi DDoS è cresciuto nel corso degli ultimi dodici mesi. Gli attacchi volumetrici dalla durata maggiore rientrano in tale aumento, in particolare contro obiettivi in Taiwan e Giappone. In questi due Paesi, gli attacchi sono cresciuti del 200% e del 105% su base trimestrale, rispettivamente. Inoltre, secondo il rapporto, gli attacchiDDoS HTTPsono cresciuti dell'111% su base annua, pur calando del 10% considerando gli andamenti trimestrali.
Gli attacchi DDoS Layer 3 e 4 sono cresciuti del 97% anno dopo anno, e del 24% su base trimestrale. Cloudflare ha dichiarato che i responsabili degli attacchi usano molto spesso la botnet Mirai.
Dunque, sebbene iniziati da operatori umani, gli attacchi vengono poi eseguiti da bot. Cloudflare ritiene che sia necessario impiegare dei bot per rispondere a queste emergenze. “Rilevamento e mitigazione devono essere automatizzate il più possibile, poiché affidarsi solo a operatori umani pone chi si difende in posizione di svantaggio”, sostiene l’azienda.
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“Nel corso degli anni”, continua Cloudflare, “è diventato più facile, economico e accessibile lanciare attacchi DDoS per cybercriminali e hacker di professione”.
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