Un gigantesco leak di dati ha esposto milioni di carte di credito
Molte sono ancora in corso di validità
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Un gigantescoleak di carte di creditoè emerso dopo una sinistra operazione dimarketing. Un marketplace specializzato in questo genere di merci suldark web, noto comeBidenCash, ha pubblicato i dettagli di oltre1,2 milioni di carte di creditoonline.
Secondo lanotizia segnalata daBleepingComputeril database comprende numeri di carta, date di scadenza, codici CVV, nomi dei titolari, ragioni sociali delle banche, tipi di carta, indirizzi fisici e e-mail, codici fiscali/social security e numeri di telefono.
I dati divulgati sono sufficienti non solo per commetterefrodi finanziarie, ma anche per perpetrarefurti di identità. Inoltre, molte carte non scadranno prima del 2023 mentre alcune rimarrannovalide fino al 2026, secondo quanto riportato dalle fonti.
Vittime in tutto il mondo
Sebbene il database contenga dati di carte provenienti da tutto il mondo, la maggior parte appartiene acittadini statunitensi. Tra gli altri Paesi colpiti, si citanoGroenlandia, Iran, India, Bolivia e Venezuela.
In totale, il numero di carte esposte ammonta a1.221.551. Di solito i dati di questo tipo vengono ricavati tramitemalware point-of-sale, attacchimagecarto con l’uso di altriinfostealer, ovvero strumenti software progettati per rubare dati con varie tecniche.
Una cifra del genere pare inverosimile, infatti potrebbe trattarsi di un’esagerazione a scopo “pubblicitario”.
In ogni caso, secondoBleepingComputer, BidenCash è stata colpita da un devastante attaccoDistributed Denial of Service(DDoS), che ha costretto il sito a configurare nuovi URL.
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Per raggiungere il maggior numero di criminali informatici possibile, BidenCash ha distribuito ildumpdi dati tramite un dominioclearnet, nonché tramite altri forum di hacker e dedicati alla compravendita di dati sulle carte di credito.
Il database è stato pubblicato venerdì scorso e la sua autenticità è stata confermata da varie fonti, fra cuiBleepingComputereD3Lab. Secondo quest’ultima fonte, circa un terzo (30%) delle carte è ancora valido, di conseguenza almeno 350.000 carte attive potrebbero essere state compromesse.
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