Sul sito AMD spunta un chipset misterioso: sarà destinato ai Threadripper Pro Dual Socket?
I cinque nuovi processori AMD per workstation supportano tutti un chipset sconosciuto in aggiunta ai due esistenti
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Ilfoglio contenente le specifichedei nuoviAMDRyzen Threadripper Proè stato pubblicato qualche giorno fa e tra queste compare un nuovo chipset denominatoPro 695che va ad affiancare i già notiWRX90eTRX50. Questi sono supportati solo dai cinque nuovi processoriAMDdella linea Pro che offrono fino a 96 core, mentre i processori non Pro e le vecchie CPU Threadripper Pro non supportano il chipset Pro 695.
WRX90 offre funzionalità di gestione e sicurezza Professionali con un maggior numero di corsie PCI (totali/utilizzabili) rispetto al TRX50. Inoltre, supporta fino a otto canali di memoria, consentendo a una workstation WRX90 di scalare fino a 2 TB di memoria DDR5, il doppio rispetto a TRX50. Entrambe le piattaforme consentono all’utente di giocare con l’overclocking.
Dato che sia il WRX90 che il TRX50 sono stati lanciati contemporaneamente alla serie Ryzen Threadripper 7000 Pro WX/7000, riteniamo che il Pro 695 possa essere un semplice errore oppure un nuovo chipset che AMD deve ancora annunciare.
È possibile che AMD abbia in programma di rilasciaresistemi Threadripper Pro dual-socket? Questi, se fossero reali, potrebbero offrire fino a 4 TB di memoria e ben 192 core. Negli ultimi tempi abbiamo visto un numero crescente di soluzioni HEDT alimentate da Epyc doppi (compresi il 9654 a 96 core), come la Broadberry CyberStation Performance, il Bizon ZX6000 G2 o il Titan S90, quindi c’è sicuramente un mercato per PC workstation ancora più potenti e il chipset 695 di AMD potrebbe servire proprio a tale scopo.
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Marco Silvestri è un Senior Editor di Techradar Italia dal 2020. Appassionato di fotografia e gaming, ha assemblato il suo primo PC all’età di 12 anni e, da allora, ha sempre seguito con passione l’evoluzione del settore tecnologico. Quando non è impegnato a scrivere guide all’acquisto e notizie per Techradar passa il suo tempo sulla tavola da skate, dietro la lente della sua fotocamera o a scarpinare tra le vette del Gran Sasso.
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