Sony A6700 vs Fujifilm X-S20: confronto approfondito tra mirrorless midrange

Qual è la migliore APS-C per gli hobbisti?

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L’intelligente autofocus AI e la struttura compatta rendono l’ammiraglia APS-C di Sony una fotocamera ideale per i viaggi e le escursioni impegnative.

Specifiche video eccellenti, facile da usare e con una batteria che non finisce mai. La X-S10 è senza dubbio una APS-C ideale per principianti e utenti avanzati.

Il mercato delle mirrorless di fascia media è più affollato che mai e siaSonycheFujifilmstanno facendo di tutto per ottenere il primato di categoria. Ora che l’autofocus AI è diventato una costante anche sulle fotocamere APS-C ibride questi modelli sono diventati appetibili anche per utenti avanzati e non si possono più considerare dei modelli entry level per principianti.

Per portarsi a casa la corona di migliore APS-C di fascia media, Sony mette sul tavolo la sua ottimaA6700. Atteso sequel dellaA6600, questo modello mantiene le proporzioni compatte del modello precedente aggiungendo il potente sistema AF con riconoscimento in tempo reale e l’AF a rilevamento di fase a 759 punti dellaZV-E1, oltre ad un set di specifiche video che la rendono un’ibrida completa. Come per i precedenti modelli della serie A, il prezzo è tutt’altro che da “entry level”.

Fujifilm si getta in mischia con la suaX-S20, un aggiornamento della già capaceX-S10, una fotocamera rimasta a lungo nella nostra guida dellemigliori mirrorlessin assoluto. Tra gli aggiornamenti più significativi ci sono la registrazione interna 6K/30p 4:2:2 a 10 bit e una modalità dedicata al vlogging pensata per facilitare la creazione di contenuti per i principianti. La fotocamera beneficia anche di una batteria più grande, ma lo svantaggio è l’aumento del prezzo, anche se la A6700 rimane l’opzione più costosa.

Entrambe le fotocamere si equivalgono sulla carta e sono le candidate principali per il titolo di migliore mirrorless APS-C  ibrida di fascia media. La domanda è, quale conviene scegliere?

Nel nostro confronto approfondito abbiamo messo le due fotocamere fianco a fianco valutando aspetti come prezzo, specifiche e qualità costruttiva per aiutarvi a prendere una decisione ponderata su quale sia la migliore fotocamera mirrorless di fascia media per le vostre esigenze e il vostro budget.

Sony A6700 vs Fujifilm X-S20: Prezzo e disponibilità

Sony ha presentato l’A6700 il 12 luglio 2023 insieme al nuovo microfono shotgun ECM-M1. La fotocamera è disponibile da agosto 2023 a un prezzo di 1.800€ per il solo corpo macchina.

Si tratta all’incirca dello stesso prezzo della Sony A6600 quando è arrivata nel 2019, anche se con i miglioramenti offerti dalla nuova edizione si ottiene di più per lo stesso denaro. Detto questo, la A6700 rimane comunque un’opzione premium tra le fotocamere mirrorless di fascia media, in particolare rispetto alla Fujifilm X-S20.

Fujifilm ha annunciato l’erede dell’ottima X-S10 il 24 maggio 2023 per poi organizzare un evento di lancio al dedicato a giugno. Anche in questo caso la fotocamera è stata presentata in tandem con l’obiettivo grandangolare con attacco X, l’XF 8mm f/3.5 R WR. Il prezzo della X-S20 è di 1.429€ per il solo corpo macchina.

Si tratta di un notevole passo avanti rispetto al costo della Fujifilm X-S10, che è arrivata sul mercato nel 2020 con un prezzo più accessibile di1.019€ per il solo corpo.Anche se costa quasi un terzo in più la X-S20 offre una serie di nuove funzionalità importanti e costa comunque meno della Sony A6700. Per lo stesso prezzo di un corpo A6700, è possibile acquistare la Fujifilm X-S20 con l’ottica XF18-55mm.

Se si parla di prezzo, la Fuji si porta a casa il primo punto a mani basse.

Sony A6700 vs Fujifilm X-S20: Sensore

Per quanto riguarda le specifiche dei sensori ci sono poche differenze tra la Sony A6700 e la Fujifilm X-S20. Entrambe utilizzano sensori APS-C per raggiungere un equilibrio tra portabilità e prestazioni, con dimensioni rispettivamente di 23 x 15,5 mm e 23,5 x 15,6 mm, il che significa che c’è ben poco scarto in termini di dimensioni.

Lo stesso vale per la risoluzione. La Sony A6700 impiega un sensore CMOS Exmor R da 26 MP che sembra essere lo stesso che si trova nella validissima Sony FX30. Parliamo di un sensore retroilluminato che promette prestazioni valide anche in condizioni di scarsa illuminazione. Detto questo, durante la nostra prova abbiamo notato un rumore notevole oltre ISO 6400.

La Fujifilm X-S20 si confronta con la A6700 con lo stesso sensore X-Trans CMOS 4 da 26,1 MP utilizzato dalla X-S10 e dalla X-T4. Anche in questo caso parliamo di un sensore retroilluminato con comprovate capacità di imaging sia per le foto che per i video.

La qualità dei risultati reali dipenderà in parte dall’obiettivo. L’innesto E di Sony è quello che vanta il catalogo più ricco di enti compatibili, con circa 71 obiettivi ufficialmente elencati sul sito Web di Sony, sebbene anche l’innesto X di Fujifilm sia ampiamente supportato.

Durante la nostra prova con la Sony A6700 abbiamo ottenuto scatti molto nitidi, dettagliati e con una buona gamma dinamica, anche se il sistema di misurazione ha l’abitudine di sottoesporre in condizioni di cielo coperto. Abbiamo avuto meno tempo per testare la Fujifilm X-S20, ma in base alle nostre prime impressioni ci aspettiamo che possa reggere bene il confronto con la concorrente Sony. Nella nostra recensione della Fujifilm X-S10, abbiamo definito lo stesso sensore come “un modelo collaudato tra i migliori del suo genere”.

In termini di sensore le differenze sono minime e non c’è un chiaro vincitore.

Sony A6700 vs Fujifilm X-S20: Video

Entrambe le fotocamere sono commercializzate come macchine ibride a tutto tondo, il che significa che dovrebbero essere affidabili sia per i video che per le foto.

La Sony A6700 registra video4Ka 60 fps ed è in grado di produrre filmati sovracampionati in 6K senza pixel binning applicando un ritaglio marginale di 1,04x, minore rispetto al pesante ritaglio di 1,6x che viene utilizzato quando si riprende in slow-motion 4K a 120fps.

La Sony A6700 è in grado di acquisire file a 10 bit con campionamento del colore 4:2:2, ponendosi alla pari con i modelli cinematografici come la FX30 e la ZV-E1. Supporta anche un’ampia gamma di profili colore, tra cui S-Log3 e S-Cinetone, oltre ad offrire la possibilità di caricare le proprie LUT.

Per sbloccare le massime specifiche video della A6700 è necessaria una scheda SD UHS-II ma purtroppo è presente un solo slot. Un’altra limitazione è rappresentata dai tempi di registrazione: durante la nostra prova abbiamo riscontrato un avviso di surriscaldamento dopo 38 minuti di registrazione video 4K 60p.

Oltre alle funzioni di messa a fuoco automatica descritte di seguito, la A6700 beneficia anche di un’inquadratura automatica AI-powered. Come la ZV-E1, questo le permette di ritagliare automaticamente un soggetto mentre si muove nell’inquadratura, dando l’impressione che sia seguito manualmente da un operatore, funzione ideale per i vlogger che lavorano in solitaria.

La stabilizzazione dell’immagine è disponibile anche in modalità video ma non se si utilizza l’inquadratura automatica. In ogni caso, i nostri test hanno rilevato che la funzione Active SteadyShot non è impeccabile quando si effettuano riprese a mano libera in movimento.

La Fujifilm X-S20 offre un’acquisizione video più nitida con una risoluzione di 6,2K.La frequenza massima dei fotogrammi è inferiore, 30 fps, ma a differenza della rivale Sony utilizza l’intera larghezza e altezza del sensore durante le riprese. Come la A6700, anche la X-S20 registra internamente filmati 4:2:2 a 10 bit, oltre a disporre del supporto per F-Log e F-Log2 per la flessibilità della gradazione del colore. Se il menu prevede lo slow-motion, tuttavia, è necessario abbassare la risoluzione a Full HD, perché i video 4K raggiungono un massimo di 60 fps.

La X-S20 non offre un’alternativa all’inquadratura automatica della Sony A6700, ma può rilevare e seguire automaticamente i soggetti in modo piuttosto efficace. La modalità vlogging dedicata mette a disposizione dei creatori di contenuti alle prime armi dei preset di ripresa molto utili e intuitivi.

Avendo un solo slot UHS-II, la X-S20 condivide la stessa limitazione delle schede di memoria della A6700, ma è più flessibile quando si tratta di limiti di registrazione. Il limite di 30 minuti della X-S10 è stato rimosso e il componente aggiuntivo opzionale di raffreddamento FAN-001 sblocca tempi di registrazione fino a 78 minuti, almeno secondo Fujifilm.

Il sistema di stabilizzazione delle immagini della X-S20 dovrebbe essere efficace fino a 7,0 stop, superando i 5,0 stop offerti dalla Sony A6700. Almeno sulla carta, la X-S20 è in vantaggio in quest’ambito.

Come ci si aspetta dai moderni ibridi, entrambe le fotocamere supportano la codifica video ad alta efficienza H.265.

Nel complesso le due fotocamere si equivalgono con alcuni punti a favore della piccola Alpha e altri che avvantaggiano la X-S20.

Sony A6700 vs Fujifilm X-S20: Struttura e peso

La maneggevolezza è un aspetto di fondamentale importanza, spesso sottovalutato in fase d’acquisto. La Sony A6700 e la Fujifilm X-S20 sono due fotocamere APS-C che adottano approcci molto diversi in termini di design, costruzione ed ergonomia.

Entrambe hanno circa lo stesso peso con batteria e scheda di memoria inserite (493 g contro 491 g) e utilizzano mirini elettronici da 2,36 m di diametro. Le due rivali condividono anche il display da 3 pollici con angolazione variabile. Ma fisicamente sono fotocamere molto diverse.

Sulla falsariga della precedente A6600, la Sony A6700 adotta un approccio ordinato con proporzioni compatte.

I controlli ad accesso diretto sono stati perfezionati, con nuove ghiere frontali e di modalità, oltre alla presenza di diversi tasti personalizzabili. La fotocamera beneficia anche di un’impugnatura più profonda per una migliore ergonomia, anche se il mirino posizionato a sinistra non sarà di gradimento a tutti. Dal punto di vista fisico, durante la nostra recensione abbiamo trovato una fotocamera piacevole da utilizzare. L’appoggio pronunciato per il pollice richiede un po' di movimento in fase di scatto, ma nel complesso gli input sono posizionati in modo intelligente. Nella nostra recensione abbiamo descritto la A6700 come una fotocamera ben costruita che"può sopportare qualche urto durante i viaggi".

Siamo rimasti meno colpiti da altri aspetti dell’esperienza utente. Anche con una struttura aggiornata, il sistema di menu della Sony A6700 è ancora inutilmente complesso, con le funzioni principali sepolte in menù claustrofobici. Per fortuna, a differenza dell’A6600, la A6700 beneficia di un touchscreen completo che consente di scorrere dai lati per rivelare file di scorciatoie.

Al contrario, la Fujifilm X-S20 riprende il robusto design retrò della X-S10 che ne fa una fotocamera ben bilanciata, con un’impugnatura profonda che si sente benissimo in mano. È più alta di circa 16 mm rispetto alla A6700, in gran parte grazie alla gobba angolare del mirino. Sebbene ciò la renda meno tascabile, la sua posizione centrale è preferibile per gran parte dei fotografi.

Con due soli quadranti sulla piastra superiore, la X-S20 dispone di numero inferiore di comandi fisici rispetto agli altri modelli della serie X. Detto ciò, i controlli ad accesso diretto non mancano di certo; non c’è il D-pad, ma la presenza di un joystick AF sarà gradita a molti e le nostre prime impressioni hanno rivelato che offre un buon feedback quando si naviga nel sistema di menu o si seleziona un punto di messa a fuoco.

È una fotocamera che si maneggia bene e che, grazie alla costruzione in lega di magnesio, dà una sensazione di qualità superiore. Tuttavia, il punto debole rispetto alla A6700 è la resistenza alle intemperie. Nonostante l’aumento di prezzo, la X-S20 è ancora esposta agli elementi visto che manca la tropicalizzazione.

Per quanto riguarda la connettività, entrambe le fotocamere sono dotate di porte USB-C e Micro HDMI, nonché di slot per microfono e cuffie per rafforzare le loro credenziali di vlogging.

Sony A6700 vs Fujifilm X-S20: Funzioni extra

In termini di prestazioni la Sony A6700 è una fotocamera di punta in un formato compatto. Essendo dotata dello stesso processore Bionz XR della Sony A7R V e della ZV-E1, il suo sistema di riconoscimento AF in tempo reale è in grado di riconoscere e tracciare rapidamente e con precisione assoluta una serie di obiettivi attraverso 759 punti di rilevamento.

Grazie all’aiuto dell’AI il sistema AF si è dimostrata incredibilmente efficace nei nostri test, individuando i soggetti con una precisione sbalorditiva. È necessario preselezionare il bersaglio da un elenco di categorie, ma che si tratti di una persona, un animale, un insetto, un’auto, un treno o un aereo, il sistema offre il miglior inseguimento della categoria. È anche possibile toccare lo schermo per selezionare un oggetto da seguire (stile smartphone), con risultati altrettanto precisi.

Il tutto è supportato da una stabilizzazione dell’immagine che offre foto nitide quando si scatta a mano libera, oltre a scatti a raffica meccanici competitivi a 11 fps. La durata della batteria è altrettanto elevata, grazie alla cella FZ-100 di Sony.

La X-S20 sfrutta l’X-Processor 5 di ultima generazione di Fujifilm per prestazioni rapide ed efficienti ed è dotata a sua volta di un sistema AI. Utilizzando la tecnologia deep-learning per il rilevamento automatico di scene e soggetti, è in grado di riconoscere facilmente persone, animali, auto, moto, treni e droni.

La A6700 sembra avere una marcia in più se si parla di rilevamento del soggetto, anche se si parla di differenze minime, mentre ha chiaramente la meglio in termini di punti di rilevamento AF, con 759 punti contro i 459 della X-S20.

Inoltre, la Fujifilm X-S20 offre fino a sette stop di stabilizzazione dell’immagine, contro i cinque della A6700 e dispone del pacco batteria NP-W235 della gamma Fujifilm per il medio formato, che contribuisce ad elevare nettamente l’autonomia. La velocità di raffica meccanica è inferiore a quella della A6700 (8 fps), ma l’otturatore elettronico è in grado di catturare foto JPEG fino a 30 fps, anche se con un crop di 1,25x.

Quale scegliere?

A prima vista, la Sony A6700 e la Fujifilm X-S20 sono fotocamere molto simili. Entrambe sono modelli APS-C di fascia media che offrono una buona maneggevolezza, risoluzioni quasi identiche e prestazioni impressionanti che sfruttano la potenza dell’autofocus AI.

Tuttavia, il confronto non è così semplice. Per molti versi, la Sony A6700 è l’opzione più interessante. Mette a disposizione un processore da fotocamera Pro, un sistema AF aiutato dall’intelligenza artificiale e uno un corpo macchina resistente alle intemperie e sufficientemente compatto per i viaggi, oltre ad avere un parco ottiche più ampio.

Tuttavia ha un prezzo che la avvicina alle fotocamere APS-C di fascia alta, come la Fujifilm X-T5. Per quella cifra sarebbe lecito aspettarsi un design più grande ed ergonomico, un sensore a risoluzione più elevata o caratteristiche come il doppio slot per le schede.

Dalla sua, la X-S20 gira video più nitidi in generale, fatta eccezione per i video slow-motion dove la A6700 vince a mani basse. La X-S20 offre un maggior numero di stop di stabilizzazione dell’immagine, ma la A6700 ha un tracking del soggetto più efficace in base ai nostri primi test.

Detto questo, visto che si parla di differenze minime, se siete già utenti Fuji o Sony non ci sono dislivelli tali da giustificare un cambio di marchio.

Se siete intenzionati ad acquistare una nuova fotocamera mirrorless di fascia media e partite da zero, la Fujifilm X-S20 potrebbe essere la proposta ibrida più conveniente per gli hobbisti visto il rapporto qualità prezzo vantaggioso. Anche se il suo costo è aumentato rispetto alla X-S10, rimane decisamente meno costosa della Sony, ma la eguaglia ampiamente per qualità dell’immagine e prestazioni di base, offrendo anche il tipo di design e di gestione preferito da molti appassionati.

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Marco Silvestri è un Senior Editor di Techradar Italia dal 2020. Appassionato di fotografia e gaming, ha assemblato il suo primo PC all’età di 12 anni e, da allora, ha sempre seguito con passione l’evoluzione del settore tecnologico. Quando non è impegnato a scrivere guide all’acquisto e notizie per Techradar passa il suo tempo sulla tavola da skate, dietro la lente della sua fotocamera o a scarpinare tra le vette del Gran Sasso.

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