Netflix sta con Ricky Gervais e Dave Chappelle: difende la libertà di parola

Dopo le polemiche, Ted Sarandos si schiera con Gervais e Chappelle

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Il co-CEO di Netflix Ted Sarandos ha precisato la posizione delservizio streamingrispetto ai contenuti problematici. Nello specifico, ci riferiamo a comici come Ricky Gervais e Dave Chappelle, quando nei loro speciali si spingono oltre i limiti di ciò che viene considerato socialmente accettabile.

Non che ci fosse bisogno di chiarire da che parte sta Netflix nella battaglia delle idee, ma per Sarandos le dinamiche sono molto semplici: a quanto pare, finchè lui avrà potere decisionale, su Netflix i comici e i creatori di contenuti possono dire e mostrare praticamente qualsiasi cosa.

Netflix ha dovuto fare chiarezza sulla sua posizione riguardo la libertà di parola a seguito di due speciali di stand-up comedy: il primo è The Closer di Dave Chappelle, arrivato su Netflix a ottobre. Da pochi giorni Netflix ha poi rilasciato lo speciale di Ricky Gervais SuperNature.

A entrambi gli spettacoli sono seguite alcune critiche a causa dell’inclusione di battute considerate transfobiche. Eppure, la risposta degli spettatori non è stata univoca.

Se guardiamo al punteggio del pubblicosu Rotten Tomatoes(un bel 92%), si capisce che per la maggior parte agli spettatori sta piacendo il nuovo speciale del comico inglese, e anche tanto. Netflix lo riassume così: “Ricky Gervais condivide le sue opinioni sulle regole della comicità, su come vizia i suoi gatti e su come la natura sia gà “super” nel suo secondo speciale stand-up”.

Tuttavia, i critici hanno stroncato lo speciale, dandogli un diasastroso punteggio del 14%. Su Twitter anche il CEO di Tesla Elon Musk non ha mancato di dire la sua, accusando la critica di aver perso credibilità a causa del suo distacco dai gusti del pubblico, dal momento che al posto di criticare si concentrano sulla “segnalazione di virtù”.

The “critics” seek not to critique, but rather to virtue signal. They are out of touch with the people and so lose their credibility with the people.May 29, 2022

Secondo Sarandos in un’invervistacon il New York Times, comici come Gervais e Chappelle sono in grado di “capire qual è il limite, talvolta superandolo”. Il suo pensiero è che “per la cultura americana, è molto importante che ci sia libertà di espressione”. Ha aggiunto che, se Netflix iniziasse a censurare i contenuti negli USA, sarebbe sicuramente complicato continuare la battaglia contro la censura in Medio Oriente.

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Riferendosi nello specifico allo speciale di Chappelle, Sarandos afferma che “raramente si ha l’opportunità di mettere alla prova i propri principi. Nel caso di Dave, il comico della nostra generazione e il più popolare di Netflix, nessuno potrebbe mai dire che non sia un professionista intelligente e riflessivo. Semplicemente, su alcuni punti ci si può trovare in disaccordo”.

Sarandos non è stato altrettanto specifico su SuperNature, ma risulta abbastanza chiaro che la sua opinione su Chappelle si possa applicare anche a Gervis.

Giulia Di Venere è Editor Senior per TechRadar Italia e lavora con orgoglio al progetto da quando è nato.

Laureata in Lingue e Letterature Straniere all’Università Ca’ Foscari di Venezia, è una grande appassionata di cinema, libri, cucina e cinofilia.

Da sempre considera la scrittura lo strumento più efficace per comunicare, e scrivere per fare informazione, ogni giorno, è per lei motivo di grande soddisfazione.

Copre una grande varietà di tematiche, dagli smartphone ai gadget tecnologici per la casa, gestendo la pubblicazione dei contenuti editoriali e coordinando le attività della redazione.

Dalla personalità un po’ ambivalente, ama viaggiare tanto quanto passare il tempo libero nella tranquillità della propria casa, in compagnia del suo cane e di un buon libro.

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