Netflix, il nuovo piano con pubblicità non vale la pena, lasciate perdere

Con il nuovo piano migliora anche la risoluzione

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Ed è questo che dovrebbe proporre Netflix: 4K/HDR, niente pubblicità, un dispositivo, tutto a massimo 6 euro al mese. Dai che non è difficile.

Dal mese prossimo anche in Italia ci si potrà abbonare a Netflix spendendo meno, scegliendo l’abbonamento con pubblicità. L’azienda spera così di aumentare il numero di abbonati, con persone che sono disposte a sottoscrivere un abbonamentomeno costoso.

Ma c’è anche un’altra novità interessante. Chi ha il piano base, con pubblicità o senza, potrà vedere i contenuti arisoluzione 720p. Dov’è la novità? Beh, ad oggi la risoluzione offerta è 480p … roba che nemmeno la TV degli anni ‘90.

Sicuramente è un miglioramento, ma è un miglioramentoinadeguato. Netflix dovrebbe semplicemente mettere 1080p come risoluzione minima per tutti. Tanto per cominciare, perché è assolutamente insensato oggigiorno proporre qualcosa di meno.

Tutti hanno un televisore che sia almeno HD in casa, e i modelli4Kormai sono tantissimi. E anche chi guarda da tablet, da smartphone o da PC, ha schermi sicuramente con una risoluzione maggiore.

E ci sono i concorrenti. Da una parte Netflix è un caso unico, perché è l’unica piattaforma con più di un abbonamento. Dall’altra, però, i concorrenti costano meno e danno tutti il 4K/HDR.

Dunque, tanto per cominciare, 1080p per tutti.

Poi c’è il tema della pubblicità. Nel nuovo piano con pubblicità di Netflix, gli spot possono interrompere i programmi. Come sulla TV tradizionale, ti stai guardando un film ed ecco che arrivano gli spot. Fino a 5 minuti ogni ora, distribuiti in blocchi da massimo 30 secondi.

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Ma stiamo scherzando? Pubblicitàin mezzo ai film? Per risparmiare €2,50 ogni mese, secondo me non ne vale la pena. Insomma, alla fine dell’anno mi ritrovo con 30 euro in più in tasca, rispetto al piano base. Non è granché in un bilancio famigliare o personale.

Se proprio devo risparmiare, tanto vale disdire completamente Netflix, che non è obbligatorio per vivere. Le alternative non mancano: RaiPlay è inclusa ne canone, ed è un’ottima piattaforma.AmazonPrime Video e Disney+, sommati costano meno del piano Standard di Netflix.

L’abbonamento Netflix che vorremmo è semplice

L’abbonamento Netflix che vorremmo è semplice

Poi, c’è ovviamente il tema ella condivisione password: Netflix vorrebbe tanto che smettessimo di fare abbonamenti di gruppo, con amici e parenti. E forse presto arriveranno contromisure più rigide, per impedirci di farlo.

Quando, a un certo punto, Netflix dirà che non si può più condividere la password, ci diranno che l’alternativa è il piano con pubblicità. Già ma un gruppo di quattro persone oggi spende €4,50 al mese, per avere la risoluzione 4K/HDR, su un dispositivo a testa.

Ed è esattamente questo che dovrebbe proporre Netflix: 4K/HDR, niente pubblicità, un dispositivo, tutto a massimo 6 euro al mese. Allora magari chi condivide potrebbe pure pensare “sì dai, costa un po’ di più ma mi levo la seccatura della condivisione”. E tutti contenti.

Dai che non è difficile.

Valerio Porcu è Redattore Capo e Project Manager di Techradar Italia. È da sempre ossessionato dai gadget e dagli oggetti tecnologici che cambiano la nostra vita quotidiana, e dai primi anni 2000 ha deciso di raccontarla. Oggi è un giornalista con anni di esperienza nel settore tecnologico, e ha ancora la voglia di trovare le chiavi di lettura giuste, per capire davvero in che modo la tecnologia può rendere migliore la nostra vita quotidiana.

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