Mirrorless vs reflex: 10 differenze chiave
Non sapete scegliere tra reflex e mirrorless? Vi aiutiamo noi
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Mirrorless vs Reflex
Mirrorless o Reflex?
Se negli scorsi anni, con l’avvento delle prime mirrorless questo quesito riguardava principalmente chi doveva acquistare una nuovafotocamera, oggi la scelta include anche chi deve aggiornare il suo corredo professionale.
Attualmente i grandi marchi comeCanon, Nikon eSonystanno puntando moltissimo sullemirrorless, che per gran parte hanno sostituito i modelli di puntareflexper anni considerati come punto di riferimento dai fotografi professionisti.
Infatti, se fino a poco fa le reflex professionali avevano ancora dei vantaggi evidenti rispetto alle controparti mirrorless, con l’uscita dei modelli di punta più recenti dei maggiori produttori (vedi Nikon Z9, Canon EOS R3, Sony A1 e simili) anche i professionisti si trovano a dover fare i conti con gli evidenti vantaggi dei sistemi “senza specchio”.
Tra le specifiche più importanti a favore delle mirrorless troviamo dei sistemi AF avanzati che, nei modelli più recenti, fanno uso di algoritmi AI per tracciare oggetti, animali, persone e veicoli, un peso ridotto, dei mirini EVF avanzatissimi in grado di riprodurre le immagini con una fedeltà tale da far impallidire persino i mirini ottici e delle capacità di scatto continuo impareggiabili.
Inoltre, le lenti più recenti e tecnologicamente avanzate sul mercato, come anche quelle che verranno prodotte nei prossimi anni, vengono sviluppate per le mirrorless e hanno specifiche, dai motori AF all’ergonomia, pensate per i corpi macchina di ultima generazione.
In sostanza, i produttori stanno investendo nello sviluppo di ottiche e accessori pensati per ottimizzare i risultati sulle ML, mentre accantonano gradualmente le reflex.
Esistono ancora molte reflex professionali validissime, capaci di tenere il passo anche con le mirrorless più recenti (perlomeno in termini di tenuta ISO e qualità dell’immagine), ma basta guardare al mercato dell’usato per capire che ormai gran parte dei fotografi, amatori e non, stanno passando alle mirrorless.
Questo vuol dire che le reflex sono oggetti d’antiquariato da tenere in bacheca? Assolutamente no, ma di certo prima di acquistare una reflex nuova andrebbero fatte delle considerazioni.
In questo articolo vi aiuteremo a comprendere la situazione attuale e a valutare la strada giusta da percorrere.
Mirrorless vs reflex: qual è la scelta migliore?
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La differenza principale tra le fotocamere delle due categorie è ben espressa nel nome: lereflex(conosciute anche con l’acronimo ingleseDSLR) sono dotate dispecchio ribaltabilee dispongono di unmirino otticoche consente di vedere ciò che accade dall’altra parte dell’obiettivo in tempo reale, senza alcun filtro.
Nelle reflex il fascio luminoso attraversa le lenti dell’obiettivo e va a colpire uno specchio inclinato di 45 gradi, che riflette la luce verso un pentaprisma (o pentaspecchio, nei modelli più economici) che la indirizza a sua volta verso l’oculare.
Guardando nel mirino è possibile osservare nell’oculare l’immagine esatta che si trova al di là della lente, senza nessuna intermediazione dell’elettronica. Si tratta di un vero percorso ottico, senza nessun tipo di processo digitale nel mezzo.
Nel momento in cui si scatta, lo specchio angolato ruota producendo quel piacevole rumore meccanico caratteristico delle reflex.
Lemirrorless, come dice il nome, non sono dotate di specchio e la luce, dopo aver attraversato il complesso ottico, finisce drittamente nel sensore dove viene che si occupa di processarla in tempo reale. Contemporaneamente l’immagine viene mostrata sul monitor LCD posteriore oppure sul mirino elettronico, anche dettoEVF, che è montato nella parte superiore della fotocamera al posto del classico mirino delle reflex.
Quando si preme il pulsante di scatto, la fotocamera registra ciò che è presente sul sensore in quel momento in maniera più semplice e immediata rispetto a una reflex, poichè non esistono parti meccaniche e il processo si svolge in maniera estremamente veloce.
Quella delle reflex è una tecnologia estremante consolidata, della quale diverse aziende hanno decenni di esperienza, inoltre le reflex sono geneticamente più robuste e sono in grado di stupire per la qualità delle immagini prodotte, anche se le più recenti mirrorless comeCanon EOS R3/R5,Nikon Z9/Z7IIeSony A1/A7R IVhanno una costruzione molto simile alle reflex top e producono immagini altrettanto buone ma dispongono di alcuni vantaggi che analizzeremo più avanti.
Grazie a un’elettronica più semplice, lereflexoffrono unamaggiore autonomia, caratteristica che può fare la differenza per tante categorie di fotografi, soprattutto reporter e fotografi di viaggio o azione.
L’abbandono del tradizionale specchio presente sulle reflex, tuttavia, ha portato a numerosi vantaggi presenti oggi sullemirrorless. Questa tipologia di fotocamere si basa su uno schema semplificato, in quanto le mirrorless non necessitano di un mirino ottico complesso o di un grande specchio per riflettere la luce e pertanto possono averedimensioni inferiorie unpeso decisamente più contenuto.
Alcune attività propedeutiche al funzionamento della fotocamera, come l’autofocus, vengono eseguite direttamente sul sensore portando atempi di lettura molto rapidiche, in alcuni modelli particolarmente dotati, permettonoprestazioni ultraterrene rispetto a tutte le reflexpresenti sul mercato.
Lo stesso si può dire per la velocità delle raffiche, ormai giunte a livelli incredibili con modelli capaci di scattare fino a 30fps aiutati dai processori stacked.
È un dato di fatto che il numero di mirrorless full frame e APS-C sta aumentando di anno in anno. Nella fascia alta del mercato la differenza tra la qualità d’immagine tra una categoria e l’altra è praticamente inesistente, sia che si parli di full frame che di formati più piccoli.
Tuttavia ci sono altri fattori che potrebbero rendere la scelta più complicata, perciò continuate a leggere per scoprire quali sono i criteri che abbiamo usato per decidere qual è la soluzione migliore in assoluto.
1. Dimensioni e peso
Uno dei problemi principali delle mirrorless sta nella sproporzione tra il corpo macchina compatto abbinato a obiettivi troppo grandi e pesanti.
Alcune mirrorless sono dotate diobiettivi “kit"retrattili o zoom motorizzati, ma ciò non risolve il problema in senso assoluto. Se l’obiettivo installato sulla fotocamera è un tele lungo e pesante, le mirrorless sono certamente svantaggiate rispetto alle reflex nel bilanciamento corpo-ottica.
Le fotocamere Panasonic e Olympus hanno un vantaggio intrinseco. Il formato del sensore quattro terzi (proporzione tra lato lungo e corto) all’interno dei loro modelliMicro Quattro Terzi (MFT)è più piccolo di quello montato sulle alternative APS-C e full frame.
Non tutti i fotografi lo apprezzano, ma è indubbio che gli obiettivi siano generalmente più piccoli e più leggeri, il che permette a questo sistema di essere molto più compatto e più pratico a tutto tondo.
È interessante notare che i corpi di alcune mirrorless di fascia alta comeSony Alpha A7R IV,Olympus OM-D E-M1XeCanon EOS R5, stanno aumentando di dimensioni man mano che vengono aggiunte nuove funzioni. Ciò accade anche perchè i produttori sembrano voler accontentare i fotografi che richiedono una impugnatura più pratica, a spese della portabilità.
Al contrario, i modelli reflex di fascia bassa stanno subendo un graduale rimpicciolimento per poter competere con le dimensioni ridotte delle mirrorless di prezzo simile.
LaNikon D3500e laCanon EOS 2000Dsono reflex davvero piccole e leggere, il che le rende meno gravose da portare in giro.
2. Obiettivi
Se si desidera la più grande scelta possibile di obiettivi, con un’ampia selezione anche sull’usato autofocus e non, le reflex Canon, Nikon e Pentax sono probabilmente la soluzione migliore (in particolare se dovete rifarvi il corredo e considerate l’acquisto di lenti usate). Scegliendo questi brand si avrà a disposizione una vasta gamma di obiettivi per soddisfare qualsiasi esigenza, in ogni fascia di prezzo possibile, nonché un eccellente supporto di ottiche di terze parti come Sigma, Tamron e altri.
Canon, Nikon e Pentax hanno impiegato decenni per progettare, costruire e perfezionare la loro gamma di obiettivi. Per esempio l’innesto dell’obiettivo Nikon è invariato dal 1959 mentre la prima fotocamera mirrorless in assoluto è apparsa solo 14 anni fa.
Le fotocamere mirrorless, tuttavia, stanno sicuramente guadagnando terreno con nuove serie di obiettivi più piccoli e più ottimizzati per i loro rispettivi formati.
Poiché Olympus e Panasonic utilizzano la stessa montatura per gli obiettivimicro quattro terzi, ossia quella presente da più tempo nel mondo mirrorless, la gamma di obiettivi Micro Quattro Terzi è la più completa in assoluto e offre una buona gamma di ottiche, dagli zoom ultra grandangolari ai teleobiettivi fissi ultra luminosi.
Il sistema di obiettivi di Fujifilm è in continua crescita e al momento può contare alcuni splendidi obiettivi fissi ed alcuni zoom di ottima qualità. Anche l’obiettivo 18-55 mm “kit” fornito di serie con molte delle sue fotocamere è un’ottica di pregio. Ci sono ancora alcune lacune nella gamma, ma Fujifilm sta sicuramente lavorando sodo per completare ampliare la sua offerta di obiettivi di alta qualità.
Sony, d’altro canto, offre alcune ottiche di fascia alta davvero ben progettate per la sua linea di fotocamere mirrorless full frame comeAlpha A7 IIIe la più recenteA7 IV, come il potente teleobiettivo fissoOSS 600mm f/4 GM. Al momento l’azienda giapponese mette a disposizione una selezione di obiettivi piuttosto completa, sia per le sue fotocamere APS-C che per quelle full frame. Sono inoltre disponibili decine di ottiche di terze parti di produttori come TTArtisans, Samyang, Tamron, Viltrox e Sigma.
Canon e Nikon hanno introdotto dei modelli mirrorless full frame da vendere in parallelo alle loro classiche gamme di reflex. Al momento, le ottiche dedicate sono abbastanza limitate, ma come scritto in precedenza, col passare del tempo stanno arrivando nuovi obiettivi a colmare le carenze di ciascuna gamma.
Nikon ad, esempio, ha comunicato ai suoi utenti che rilascerà due nuove ottiche con attacco Z nei primi mesi del 2023 mentre si cominciano a vedere le prime ottiche di terze parti con attacco Canon RF e Nikon Z.
Non solo, sia Canon che Nikon offrono adattatori in kit o acquistabili separatamente che consentono di utilizzare obiettivi progettati per le reflex, anche se in alcuni casi esistono delle restrizioni che bisogna certamente considerare prima di procedere con l’acquisto.
La novità più recente in questo senso è l’introduzione dell’alleanzaL-mount (L-mount Alliance) una collaborazione che unisce Panasonic, Sigma e Leica.
Le tre aziende si sono impegnate a sviluppare prodotti che possono essere utilizzati insieme a quelli di altri produttori, il che dovrebbe aiutare la gamma di obiettivi a innesto “L” a svilupparsi più rapidamente di quanto sarebbe accaduto tramite sforzi separati.
3. Mirini
Tutte le reflex, anche le più economiche, sono dotate di un mirino ottico perché è parte integrante del design reflex, la differenza principale sta nell’utilizzo di un pentaprisma o un pentaspecchio.
Nei modelli più costosi il pentaprisma garantisce un incremento di luce perché la dispersione luminosa nel vetro del quale è costruito è inferiore, ma trattandosi di un blocco di vetro pieno lavorato con cura per realizzare una precisa sezione pentagonale, risulta essere più costoso, più pesante e perciò maggiormente adatto a fotocamere di taglia medio/grande, come le reflex per amatori e quelle professionali.
Il pentaprisma, per contro, pur offrendo una ridotta luminosità a causa del ridondante passaggio di mezzo “specchio-aria-specchio” risulta essere più leggero, più economico e più adatto per fotocamere di piccola taglia, come nelle reflex entry level e in alcune medie.
Tornando alle mirrorless, molte fotocamere entry level non possiedono addirittura nessun mirino, quindi è necessario utilizzare il display LCD posteriore per comporre le foto, un’operazione che non sempre risulta semplice, in particolar modo in condizioni di luce intensa.
Le mirrorless dotate di mirino costano più delle reflex poiché montano mirini elettronici anziché ottici, capaci di visualizzare l’immagine direttamente dalla lettura del sensore e non tramite un sistema specchio / pentaprisma presente sulle reflex.
I mirini elettronici hanno avuto uno sviluppo notevole rispetto a quelli presenti sui primi modelli di mirrorless, e mentre gli ultimi raramente mostrano granulosità (uno dei problemi più sentiti nelle generazioni precedenti) spesso si può verificare un leggero ma visibile ritardo se si sposta la fotocamera molto rapidamente.
Il vantaggio dei mirini elettronici è che possono visualizzare molte più informazioni di un mirino ottico, inclusi gli istogrammi delle immagini in tempo reale, come ad esempio quello dei livelli di luminosità.
Possono anche simulare l’immagine digitale che la fotocamera acquisirà, in modo da salvare sul supporto di memoria esattamente quello che si è visualizzato nel mirino nel momento dello scatto. Non si avranno più sorprese dovute a foto troppo scure o troppo chiare per aver sbagliato i parametri di scatto.
Tuttavia questa simulazione non è sempre perfetta e, molti fotografi preferiscono vedere il mondo con i propri occhi mentre compongono l’immagine per poi controllare la versione digitale sul display LCD una volta che è stata catturata. I mirini elettronici sono anche più facili da usare in condizioni di scarsa luminosità.
In definitiva la preferenza in questo ambito dipenderà molto dai gusti personali, ma in ogni caso sappiate che con le più recenti mirrorless di fascia alta dotate di un mirino dal notevole ingrandimento e ad alta risoluzione, farete difficoltà a trovare un difetto che possa farvi rimpiangere una reflex.
4. Autofocus
Le reflex utilizzano moduli di autofocus a “rilevamento di fase” veloci ed efficienti montati sotto lo specchio. Questo sistema può essere incredibilmente veloce nella messa a fuoco e nel tracciamento dei soggetti, con fotocamere come laNikon D850e laCanon EOS-1D X Mark IIIche offrono dei sistemi incredibilmente sofisticati e altrettanto costosi.
Il problema in questo caso, è dovuto al fatto che essi funzionano solo a specchio chiuso. Se si utilizza una reflex in modalità Live View, componendo un’immagine o un video sul display LCD, è necessario alzare lo specchio escludendo il modulo AF dal percorso della luce e perciò utilizzando l’immagine acquisita dal sensore si è costretti a giocoforza a utilizzare il più lento sistema AF a rilevazione del contrasto.
Molte delle più recenti reflex Canon (come laEOS 250De laEOS 6D Mark II), tuttavia, sono dotate dell’ottimo Dual Pixel CMOS AF che utilizza pixel di rilevamento di fase integrati nel sensore. Questo sistema è progettato per fornire una messa a fuoco automatica più veloce in modalità Live View e colmare il divario esistente con le mirrorless. Il nuovo sistema è davvero efficace e funziona molto bene.
Le mirrorless utilizzano sempre sistemi autofocus basati su sensori. La maggior parte monta un AF a rilevazione di contrasto, molto più veloce rispetto quelli della stessa tipologia montati sulle controparti reflex.
Le mirrorless più avanzate dispongono di avanzati sistemi AF ibridi che combinano il rilevamento del contrasto con il rilevamento di fase AF del sensore. Anche modelli non proprio recentissimi comeFujifilm X-T30,Panasonic Lumix G9,Sony Alpha A7 IIIeOlympus OM-D E-M1Xhanno sistemi AF impressionanti capaci di tracciare il soggetto in condizioni di scarsa luce e in notturna.
Questa è certamente una di quelle aree in cui le reflex hanno tradizionalmente avuto un buon margine di vantaggio, almeno fino all’avvento degli ultimi modelli Canon, Sony e Nikon, che vantano sistemi di messa a fuoco automatica talmente performanti da lasciare sbalorditi anche i più scettici.
5. Raffica
Partendo dalla considerazione che è necessaria una raffica veloce per catturare scatti d’azione, non tutti utilizzano questa funzione né hanno ambizioni di fotografia sportiva.
Tuttavia, nel momento in cui sarà necessario confrontarsi con tale circostanza, diverrà necessario essere dotati di armi ben affilate per non farsi trovare impreparati. Per riuscire a cogliere il momento perfetto servono un buon autofocus in grado di tenere bloccato il fuoco sul soggetto e una velocità di scatto sufficiente a raccogliere abbastanza immagini nel clou dell’azione.
In questo senso le mirrorless stanno migliorando molto velocemente, in parte perché il sistema mirrorless semplifica la meccanica e riduce il numero delle parti mobili, in parte perché molti modelli sono stati aggiornati nelle capacità di registrazione di video 4K e questo richiede una potenza di elaborazione elevata che viene messa a disposizione anche della raffica.
Per esempio, la reflex professionale sportiva diCanon EOS-1D X Mark III, può scattare a 16 fotogrammi al secondo; la PanasonicLumix G9 mirrorlesse laSony Alpha A9 IIsono entrambe in grado di scattare a 20 fps (uno scatto ogni 0,05s) e riescono a fermare nel perfetto punto di corda un’auto di Formula Uno che viaggia a più di 100 km/h.
E’ comunque necessario fare attenzione quando si osservano le specifiche tecniche delle fotocamere. Alcune mirrorless vantano frame rate ancora più elevati di questo (in alcuni casi, fino a 60 fps), ma per raggiungere questa velocità dovranno utilizzare un otturatore elettronico e la messa a fuoco verrà fissata durante il primo scatto.
Non è una condizione accettabile se si sta pianificando di seguire un soggetto in movimento o sotto alcuni tipi di luce artificiale in cui può verificarsi la formazione di bande senza l’utilizzo di un otturatore meccanico. Inoltre, scattare a 60 fps porterà la scheda di memoria a riempirsi molto rapidamente e sarà necessario impiegare parecchio tempo nella ricerca dell’immagine voluta, visto il gran numero di immagini che verranno memorizzate.
Per evitare questo problema ogni modello è comunque dotato di diverse regolazioni della velocità di scatto, in modo da non incappare nei problemi visti sopra; queste regolazioni valgono sia per le reflex che per le mirrorless a seconda delle impostazioni messe a disposizione da ogni produttore per i propri modelli.
In definitiva, le mirrorless entry level sono in grado di offrire velocità di scatto più elevate rispetto alla maggior parte delle reflex e sotto questo aspetto hanno sicuramente un grosso vantaggio. Se questa è la vostra priorità, pensateci attentamente.
6. Video
Le reflex sono state le prime a offrire l’acquisizione professionale di video HD e Full HD, che insieme a una vasta gamma di obiettivi e altri accessori, ha destato da subito un grande interesse tra i professionisti dediti alla realizzazione di contenuti video, decretandone il grande successo.
Nell’ultimo periodo però, il vento è cambiato e l’avanzamento più consistente è stato sicuramente a favore delle mirrorless, in grado di offrire una vasta gamma di funzionalità video che la maggior parte delle reflex non è in grado di eguagliare.
La cattura 4K è una funzionalità comune su tutte le mirrorless, mentre le reflex hanno anch’esse iniziato a offrire questa funzionalità adeguandosi però più lentamente alle richieste del mercato. L’acquisizione di video 4K non è disponibile per molti modelli di reflex di fascia entry level e non tutti i modelli di fascia media offrono questa possibilità.
Sulle mirrorless è anche presente l’efficiente autofocus Live View che giova della potenza di elaborazione disponibile, mentre la crescente gamma di adattatori e accessori offre agli utenti un sistema di ripresa sempre più completo.
Panasonic ha infine creato una nicchia di settore, con laLumix GH5e laLumix GH5S, proponendo un ibrido fotocamera / videocamera che ha spopolato sia tra i fotografi amatoriali che tra i cineasti professionisti, mentre la Sony ha optato per un approccio simile con il suo modelloAlpha A7S III.
7. Funzionalità
Nelle reflex entry level, in quelle amatoriali e persino in quelli professionali, i layout e le funzionalità di controllo risultano essere abbastanza simili, con le interfacce che seguono le tendenze e i design specifici del proprio marchio.
I modelli più economici tendono a nascondere i controlli manuali sotto uno strato di automazione, invece di fornire controlli adeguati per tutte le numerose funzionalità disponibili, risultando quindi meno pratiche nel caso si utilizzino in ambito professionale. Questa considerazione vale anche per i modelli mirrorless, comunque.
In ogni caso, una delle differenze più consistenti tra le due categorie è costituita dai mirini: tutte le reflex hanno un mirino, ma non sempre è così quando si tratta di mirrorless economiche. Un’altra cosa importante da tenere in considerazione è che nessun produttore offre obiettivi compatibili con entrambe le serie delle proprie fotocamere.
Le reflex e le mirrorless differiscono molto in questo senso, poiché il retro dell’obiettivo si trova molto più vicino al sensore nelle mirrorless, rendendo necessario un adattatore che modifichi il tiraggio, quando si va a utilizzare obiettivi progettati per le reflex.
Un’altra differenza sostanziale tra le due categorie è data dalle zone di messa a fuoco automatica, che sono più evolute sulle mirrorless. Le reflex mettono a fuoco utilizzando un modulo autofocus separato, mentre le mirrorless hanno i punti dell’autofocus posizionati direttamente sul sensore.
In questo caso sono presenti punti di messa a fuoco automatica in grado di coprire gran parte o addirittura tutto il sensore, dove invece le reflex più economiche offrono meno punti di messa a fuoco automatica. Ovviamente più punti di messa a fuoco automatica ci sono a disposizione, maggiori saranno le opzioni di selezione del singolo punto AF per ottenere la composizione desiderata.
8. Qualità dell’immagine
Anche qui la distinzione è piuttosto difficile. Attualmente la massima risoluzione assoluta è quella presente in una fotocamera mirrorless, la medio formatoFujifilm GFX 100, che ha un sensore da 102 MP. Certamente non è un modello molto popolare, anche se la più economica delle mirrorless, laSony A7R IVpossiede un sensore da 61 MP, circa il 20% in più rispetto alla reflex più attinente, ad esempiole Canon EOS 5DS e 5DS R.
Non contano solo i megapixel, però, infatti uno dei fattori principali nella qualità dell’immagine è dato dalla dimensione del sensore. Ad eccezione di quelli a medio formato (una nomenclatura che deriva da pellicole grandi 4,5x6 cm oppure 6x7cm, ma che vengono rappresentate in digitale da sensori da approssimativamente 44x33 mm o 54x40 mm, a seconda delle implementazioni del singolo marchio), i sensori a pieno formato sono più grandi e offrono la migliore qualità, mentre le fotocamere con sensori APS-C ottengono risultati molto buoni e sono parecchio più economiche.
Tutti i formati sopraccitati sono disponibili indifferentemente per reflex e mirrorless. Il mercato delle mirrorless compatte è comunque in grado di offrire anche formati più piccoli, come ad esempio il Micro Quattro Terzi (MFT), utilizzato da Panasonic e Olympus e più piccolo (17.3 x 13 mm) del formato APS-C.
Tuttavia. l’utilizzo del formato MFT permette un importante risparmio di peso e volume di corpi e obiettivi, quindi è necessario valutare ciò che è più importante per le proprie esigenze: dimensioni e portabilità o qualità dell’immagine finale.
Qualità che comunque andrebbe valutata per singolo modello, in quanto la dimensione del sensore in sé è in grado di offrire vantaggi teorici sulla carta che talvolta vengono minimizzati da scelte tecniche non volte alla ricerca della massima qualità possibile.
Nel complesso, pertanto, non esiste un vantaggio intrinseco in termini di qualità dell’immagine in una reflex, dato che le stesse dimensioni dei sensori sono disponibili anche sulle mirrorless.
9. Durata della batteria
L’economica CanonEOS 250Dpuò effettuare più di 1000 scatti con una singola carica, mentre la mirrorlessFujifilm X-T3, nonostante sia un modello molto più avanzato, può scattare circa 400 foto prima di esaurire la batteria.
Questo comportamento è piuttosto comune, ma se vi state interrogando sui motivi di tali differenze, eccovi la risposta: le batterie delle reflex sono generalmente più grandi e possono contare su capacità energetiche più generose, anche se non sempre questo è vero.
Inoltre, mentre nelle reflex il consumo maggiore è dato nell’attivazione dello specchio e nella luminosità del display LCD, nei modelli mirrorless è presente anche un piccolo schermo ad altissima risoluzione che, insieme al display LCD, consuma una quantità di energia superiore rispetto all’attivazione dello specchio delle reflex. Probabilmente ci saranno miglioramenti in questo ambito man mano che la tecnologia degli EVF verrà migliorata.
A livello di autonomia le reflex hanno quindi un vantaggio pratico sostanziale. Tendenzialmente per utilizzare una mirrorless durante l’arco dell’intera giornata saranno necessarie almeno un paio di batterie extra, mentre per una reflex di ultima generazione, come la EOS 250D a cui abbiamo fatto cenno poco fa, basterà la batteria originale ed eventualmente una ridotta percentuale di carica di una seconda batteria.
10. Prezzo
Si potrebbe pensare che il design più semplice di una fotocamera “compact system” la renda più economica da acquistare, ma in realtà non è così.
Se si desidera una fotocamera “adeguata” con tutte le funzionalità standard al minor prezzo possibile, la reflex rimane l’opzione più economica; in ogni caso con il calo dei prezzi delle mirrorless, la differenza si va via via assottigliando, molto probabilmente perchè il mercato è saturo di modelli di ogni formato possibile.
Ad esempio, la reflexNikon D3500da 24MP ha (quasi) il miglior sensore APS-C attualmente sul mercato, un mirino ottico (ovviamente), controlli manuali adeguati e una durata della batteria impressionante che supera i 1500 scatti.
Le sue rivali per fascia di prezzo, nel mercato delle fotocamere mirrorless, non sono in grado eguagliare la sua risoluzione o la durata della batteria e non possiedono il mirino ottico. Sarà necessario aumentare un po’ il budget di acquisto per entrare in possesso dellaSony Alpha A6000che racchiude un sensore APS-C da 24 MP quasi identico a quello della D3500, le stesse funzionalità e un mirino elettronico incorporato.
Sarà inoltre obbligatorio acquistare una seconda batteria. Infine, e questo lo teniamo per ultimo perchè davvero un colpo basso, il prezzo è così conveniente solo perchè è stata sorpassata dai modelli usciti successivamente ed è ancora in vendita come modello budget entry level.
Salendo di prezzo fino a raggiungere le fasce professionali, tuttavia, le differenze scompaiono quasi del tutto: per una determinata cifra si ottengono sostanzialmente gli stessi livelli di caratteristiche, prestazioni e potenza.
Mirrorless vs Reflex: il verdetto
In passato era più difficile dare una risposta definitiva nel dibattito che vedeva contrapposte mirrorless e reflex. Ma nell’ultimo anno è diventato sempre più difficile parteggiare per queste ultime, mentre i più grandi produttori mondiali stanno investendo la maggior parte delle loro risorse nello sviluppo di nuove mirrorless.
Le mirrorless offrono numerosi vantaggi in molti scenari diversi: sono generalmente più leggere e più piccole delle controparti reflex e spesso anche i loro obiettivi lo sono.
Offrono un set completo e moderno di funzionalità, come superlative prestazioni di inseguimento AF, capacità di registrazione video 4K e IBIS, mentre le reflex stanno rimanendo indietro da questo punto di vista.
Dato che la tecnologia reflex è ormai arrivata vicino al massimo della sua evoluzione e le fotocamere non montano un componente costoso come il mirino elettronico, le reflex tendono a essere una proposta più economica rispetto alle mirrorless e talvolta si riesce anche a strappare qualche buon affare durante l’acquisto.
La tecnologia non sarà la più recente possibile, ma non tutti i fotografi ne hanno realmente bisogno. Inoltre, le reflex offrono anche una gamma di obiettivi più completa.
L’autonomia delle mirrorless è ancora un punto debole: persiste infatti una marcata differenza tra queste e le reflex. Se siete fotografi che scattano regolarmente durante tutto l’arco della giornata, sarà necessario possedere una fotocamera mirrorless dotata di presa di ricarica e, eventualmente, di diverse batterie di ricambio.
L’ergonomia di reflex e mirrorless di fascia alta rasenta la perfezione, ma è evidente che le mirrorless più economiche non siano così piacevoli da usare come le reflex di fascia bassa, tuttavia, questa scelta è spesso dovuta alle proprie preferenze di ripresa, e non è una regola generale.
Il dibattito tra mirini ottici ed elettronici si sta spegnendo inesorabilmente, dato che le ultime versioni dei mirini sono così buone che molti utenti le preferiscono ai mirini delle reflex.
Se avete già investito in un sistema reflex, o vi piace da impazzire il loro stile di ripresa, sappiate che la storia delle reflex non è ancora conclusa.
Non verranno ancora cancellate del tutto dai listini, ma sembra piuttosto improbabile che vedremo molte nuove versioni da ora in poi. Nikon lo ha già detto chiaramente e gli altri grandi produttori, come Canon ad esempio, è probabile che ne seguiranno l’esempio.
Tutto sommato, si può dire con certezza che se vi state avvicinando a una fotocamera (nel senso proprio del termine) per la prima volta, ha molto più senso scegliere una mirrorless ora.
È chiaro inoltre che ogni produttore continuerà sviluppare i propri modelli in questo settore molto più intensamente rispetto a quello delle reflex, che in dieci anni saranno probabilmente soltanto un ricordo.
In definitiva, per quasi tutte le tipologie di fotografi, possiamo affermare con buona certezza che le mirrorless rappresentano la scelta più conveniente.
Marco Silvestri è un Senior Editor di Techradar Italia dal 2020. Appassionato di fotografia e gaming, ha assemblato il suo primo PC all’età di 12 anni e, da allora, ha sempre seguito con passione l’evoluzione del settore tecnologico. Quando non è impegnato a scrivere guide all’acquisto e notizie per Techradar passa il suo tempo sulla tavola da skate, dietro la lente della sua fotocamera o a scarpinare tra le vette del Gran Sasso.
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