LinkedIn è la piattaforma preferita per il phishing
E il fenomeno sembra in ascesa
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Alcuni ricercatori hanno scoperto che i profili contraffatti di LinkedIn avrebbero costituito oltre il 50% di tutti gli attacchi di phishing avvenuti nel primo trimestre del 2022.
La ricerca è stata condotta dal Check Point Research (CPR) e ha rivelato che nessun’altra piattaforma sarebbe gettonata quanto LinkedIn per i tentativi di phishing.
La stessa società di ricerche ha anche registrato un preoccupante aumento del 44% rispetto al quarto trimestre del 2021. A quei tempi tutt’altro che lontani infatti, LinekdIn figurava solo al quinto posto della classifica.
Secondo la società di ricerche, i risultati riflettono un tendenziale spostamento delle minacce nel campo dell’ingegneria sociale, che sarebbero passate dallecompagnie trasportoe i giganti del tech verso le reti deisocial media.
Come ha dichiarato Omer Dembinsky, responsabile del gruppo di ricerca sui dati di Check Point Software: “I tentativi di phishing sono attacchi basati sulla pura opportunità. I gruppi criminali orchestrano i loro tentativi su larga scala, al fine di convincere il maggior numero possibile di persone a separarsi dai propri dati personali. Alcuni attacchi tenteranno di sfruttare le persone o rubare loro informazioni, come quelli che stiamo vedendo con LinkedIn. Altri saranno tentativi di distribuiremalwareattraverso lereti aziendali, come le false e-mail contenenti documenti di spedizione contraffatti” (via IT Security Guru).
Non è un caso, infatti, se i marchi impersonati più di frequente negli attacchi di phishing dopo LinkedIn siano proprio DHL (14%),Google(7%),Microsoft(6%), FedEx (6%),Whatsapp(4%),Amazon(2%), Maersk (1%), AliExpress (0,8%) eApple(0,8%).
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