Il Giappone sta testando un sistema per ricaricare le auto elettriche ai semafori

L’autonomia non basta? In Giappone si cercano soluzioni intelligenti

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I ricercatori giapponesi stanno progettando un sistema sperimentale che prevede l’inserimento della tecnologia di ricarica wireless nel manto stradale della città di Kashiwa, nella prefettura di Chiba, alle porte di Tokyo.

Come riportato dalloUniversity Journal(fonte:Eletrek), l’idea è che i veicoli elettrici (dotati della tecnologia appropriata) saranno in grado di ricevere una carica di 10 secondi mentre che potrebbe aggiungere circa 1 km (o 0,6 miglia) di autonomia mentre sostano al semaforo. Il tutto senza bisogno di collegamenti, dato che si tratterebbe di un sistema di ricarica wireless.

Potrebbe non sembrare molto, ma se i test avessero successo, la tecnologia potrebbe essere implementata su tutti i segnali stradali della città, il che potrebbe equivalere a 10-20 miglia di autonomia extra, a seconda di quanti semafori rossi si incontrano.

Secondo il Japan’s University Journal, il sistema di alimentazione in movimento è dotato di una tecnologia di rilevamento dei veicoli che riduce al minimo la potenza di standby sprecata dalle bobine di trasmissione sempre accese sulla strada. Inoltre, si tratta di un esercizio di verifica della durata e della resistenza dei sistemi di ricarica, poiché queste bobine su misura dovranno essere in grado di sopportare il peso del traffico quotidiano giapponese.La ricarica wireless per i veicoli elettrici non è un concetto nuovo, poiché BMW, Mercedes-Benz e Nissan hanno già sperimentato e offerto questa tecnologia in qualche forma, ma finora richiedeva un parcheggio di precisione su una specifica piastra di ricarica wireless, che in genere comporta una funzionalità di guida semi-autonoma per allineare tutto alla perfezione. I test precedenti hanno dimostrato che si tratta di un’operazione macchinosa e che la velocità di ricarica è tipicamente lenta.

Nel Regno Unito, il governo ha finanziato una sperimentazione a Nottingham che prevede un sistema di ricarica wireless destinato ai taxi elettrici mentre aspettano alla stazione fuori dalla stazione ferroviaria principale della città. Nove taxi sono stati appositamente adattati in modo da ricaricarsi quando sono parcheggiati nella zona di sosta.

Volvo ha lanciato un incentivo simile a Göteborg, con l’obiettivo di ricaricare i taxi elettrici XC40 in attesa dri clienti. Volvo afferma che la sua tecnologia wireless è in grado di gestire velocità di ricarica fino a 50kW, quasi cinque volte più veloci di alcune delle piastre di ricarica wireless domestiche attualmente disponibili.

Ma la ricerca dell’Università di Tokyo, che si avvale della collaborazione di aziende come Bridgestone, Mitsui Fudosan, ROHM e NSK, sembra essere la prima in cui le bobine di ricarica sono fisicamente integrate nel manto stradale, piuttosto che affidarsi a cuscinetti che si trovano in cima all’asfalto.

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Il programma pilota di Tokyo durerà da ora fino a marzo dell’anno prossimo, data in cui gli scienziati sperano di presentare il progetto.

Pit stop al semaforo

Pit stop al semaforo

In caso di successo, la ricarica wireless potrebbe rivelarsi un enorme vantaggio per l’industria dei veicoli elettrici, come anche per i privati, in quanto i produttori potrebbero montare pacchi batteria più leggeri e meno costosi potendo contare sulle micro ricariche che si troveranno nei principali incroci dei centri urbani.

Allo stesso modo, l’infrastruttura di ricarica non si limiterebbe alle ingombranti stazioni di ricarica che richiedono molto terreno e che attualmente sono spesso occupate o fuori servizio. I proprietari potrebbero ricaricare le auto in attesa ai semafori o quando sono parcheggiate in spazi pubblici, senza bisogno di cavi.

Inoltre, la diffusione dei sistemi di pagamento senza carta nei veicoli potrebbe risolvere il problema dei pagamenti, in quanto il veicolo sarebbe in grado di tenere un registro di tutte le ricariche minori e di saldare il conto alla fine del mese, ad esempio.

Tuttavia, nonostante i test condotti da aziende del calibro di Stellantis (sopra), la tecnologia di ricarica wireless è ancora agli albori e gli attuali sistemi disponibili sono goffi e lenti. C’è ancora tanta strada da fare prima di raggiungere l’obiettivo finale di veicoli elettrici che si ricaricano mentre sono in marcia.

Per non parlare del disagio che comporterebbe un’installazione di punti di ricarica su grandi aree metropolitane. Purtroppo, a conti fatti, per ora il progetto giapponese sembra un’utopia.

Marco Silvestri è un Senior Editor di Techradar Italia dal 2020. Appassionato di fotografia e gaming, ha assemblato il suo primo PC all’età di 12 anni e, da allora, ha sempre seguito con passione l’evoluzione del settore tecnologico. Quando non è impegnato a scrivere guide all’acquisto e notizie per Techradar passa il suo tempo sulla tavola da skate, dietro la lente della sua fotocamera o a scarpinare tra le vette del Gran Sasso.

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