I chip Apple M3 cambieranno per sempre i giochi per Mac
Grandi novità per chi spera di giocare con il Mac
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L’evento ScaryFast diAppleè arrivato giusto in tempo per la stagione invernale svelando alcune delle novità più interessanti per il 2023. La parte più importante è stata senz’altro quella dedicata ai chip M3 che troveremo sui MacBook Pro 2024 e sul nuovo iMac da 24 pollici.
La linea M3 include i SoC Apple M3, Apple M3 Pro e Apple M3 Max, tutti prodotti con il nodo a 3 nanometri. La versione migliore dei chip, l’M3 Max, offrefino a 128 GB di memoria unificata, numeri incredibili se si pensa che sarà equipaggiato su un portatile.
Ma cosa c’entra tutto questo con i giochi? I chip Apple non sono da sempre votati alla produttività? Proviamo a rispondere a entrambe le domande.
Un SoC “miracoloso”
Uno degli aspetti più interessanti del chip M3 è che non dispone di un’opzione grafica discreta, poiché il SoC di Apple utilizza la formula all-in-one. Le sue prestazioni grafiche sono talmente buone che potrebbe persino risultare migliore degli ultimi SoC Apple con graficaAMD.
Come potrete immaginare, per provare questa affermazione occorreranno benchmark e ad altri test approfonditi, ma la possibilità che i chip Apple diventino completamente autosufficienti in termini di gestione del comparto grafico è una prospettiva entusiasmante. Potremmo essere effettivamente di fronte al primo SoC in grado di gestire autonomamente i giochi, senza bisogno di una scheda grafica discreta.
La cache dinamica vuol dire massima efficienza
Il nuovo SoC Apple potrà contare su un miglioramento della GPU chiamatoDynamic Caching. Questo, invece di assegnare la stessa quantità di memoria a compiti simili a quelli più intensivi, utilizza l’architettura di sistema per analizzare ogni singolo compito e allocare la memoria in base alle esigenze specifiche.
Tale sistema potrebbe cambiare completamente il modo in cui viene gestita la memoria grafica. Il livello di prestazioni e l’aumento dell’efficienza sarebbero sostanziali, in quanto si libererebbe più memoria per altre attività. Inoltre, gli sviluppatori non avrebbero bisogno di scrivere nuovo codice, perché la funzione si attiverebbe automaticamente. Un grosso vantaggio per tutti.
Il ray-tracing e il mesh shading con accelerazione hardware sono il futuro
L’ultima innovazione riguarda ilray tracing accelerato via hardwaree ilmesh shading, due novità assolute per il silicio Apple. Il primo utilizza un hardware appositamente studiato per calcolare il ray tracing in tempo reale rispetto al software che esegue le stesse operazioni. Il mesh shading, invece, consente agli sviluppatori di giochi di elaborare i poligoni con maggiore potenza e controllo rispetto ai vecchi vertex shader (pensate a miliardi di poligoni sullo schermo senza problemi).L’uso dell’hardware per accelerare il ray-tracing ne aumenta notevolmente le capacità e l’efficienza, con effetti di illuminazione molto più realistici. Ilmesh shadingè ancora più promettente, anche se per ora è ancora poco diffuso e l’unico titolo che lo sfrutta è Alan Wake 2 , nonostante sia stato implementato daMicrosoftcome parte di DirectX 12 Ultimate nel 2020 e mostrato nella demo Asteroids diNvidianel lontano 2018.Il fatto che i chip M3 lo supportino è un significativo passo avanti sia per i giochi per Mac che per i giochi in generale. Se Apple riuscisse ad approfittarne, potrebbe aprire un nuovo capitolo per il gaming su Mac.
Considerazioni finali
La gamma di processori M3 di Apple è stata di gran lunga la migliore rivelazione dell’evento dell’azienda. Anche se la parte dell’evento dedicata ai nuovi SoC è durata relativamente poco ci sono state parecchie rivelazioni, soprattutto per quanto riguarda le capacità di gioco dei chip. Ci sono ancora molti test da fare per verificare adeguatamente le affermazioni di Apple, ma se quanto detto dall’azienda di Cupertino fosse vero, ci troveremmo di fronte a un momento epocale per il gaming su Mac.Diverse nuove funzionalità introdotte con i chip M3, così come il massiccio aumento dei limiti di memoria unificata per i chip di fascia alta, miglioreranno le prestazioni, l’efficienza e la resa grafica di qualsiasi titolo. Si spera che Apple supporti al meglio queste innovazioni invogliando gli sviluppatori. Nel frattempo un certo Hideo Kojima ha promesso che Death Stranding e altri titoli arriveranno sui dispositivi Mac.
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Marco Silvestri è un Senior Editor di Techradar Italia dal 2020. Appassionato di fotografia e gaming, ha assemblato il suo primo PC all’età di 12 anni e, da allora, ha sempre seguito con passione l’evoluzione del settore tecnologico. Quando non è impegnato a scrivere guide all’acquisto e notizie per Techradar passa il suo tempo sulla tavola da skate, dietro la lente della sua fotocamera o a scarpinare tra le vette del Gran Sasso.
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