Google sta per introdurre nuovi strumenti AI generativi su Docs, Gmail e altre app

Continua la corsa alle AI

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Googlehaannounciatol’arrivo di una suite di funzioni AI generative basate sul machine learning che verranno integrate all’interno delle sue principali app per il lavoro, tra cuiDocs,Gmail,Sheets (Fogli)eSlides (Presentazioni).

Le nuove funzioni AI consentiranno digenerare e riassumere testi,ma anche di fare brainstorming con l’intelligenza artificiale suGoogle Docs. SuGmailci sarà un’opzione pergenerare delle mail da zerobasandosi su un elenco di istruzioni fornito dall’utente. Al contempoSlidesacquisirà la capacità diprodurre immagini AI, audio e videoper le presentazioni.

Come si può notare, tutte queste funzioni sonosimili a quelle proposte daMicrosoftcon l’integrazione diChatGPTall’interno di app comeMicrosoftDesigner e Canva, per citarne due.

Appare evidente che Google è fermamente intenzionata a recuperare terreno rispetto alla concorrenza in ambito AI. Con l’arrivo di ChatGPT e illancio del chatbot Bingavvenuto lo scorso febbraio, Microsoft ha spinto Google ad accelerare i tempi per non rimanere indietro e ora le due aziende si stanno sfidando su tutti i fronti.

L’introduzione degli strumenti AI generativi avverrà gradualmente e, almeno inizialmente, sarà ristretto a un piccolo gruppo di tester statunitensi. Google afferma che queste e altre funzionalità saranno rese pubbliche nel corso dell’anno, ma non ha specificato quando.

Qui sotto abbiamo elencatole funzioni AI che verranno introdotte nella prima fasesecondo quanto dichiarato da Google.

Le nuove funzioni AI di Google

Le nuove funzioni AI di Google

I nuovi strumenti AI di Google permetteranno di sfruttare la potenza dell’Intelligenza Artificiale all’interno del workspace su app popolari come Docs, Fogli, Gmail e Presentazioni:

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Almeno a prima vista, gli strumenti di scrittura e brainstorming che verranno introdotti in Docs e Gmail sembrano i più interessanti da un punto di vista lavorativo.

Come mostrato da Google in una GIF, su Docs troveremo un prompt chiamato “Aiutami a scrivere” che permetterà di inserire una richiesta specifica pergenerare il testo automaticamente. Nell’esempio si nota come, inserendo un comando specifico “Annuncio di lavoro per un rappresentante di vendita regionale” il sistema AI sia in grado digenerare un testo attinente in pochi secondi, consentendo all’utente di modificare e perfezionare il testo.

Nel comunicato stampa di Google si legge quanto segue:“Sia che siate un professionista delle risorse umane impegnato a creare descrizioni di lavoro personalizzate, sia che siate un genitore che sta preparando un invito per la festa di compleanno di vostro figlio, Workspace vi permetter di risparmiare il tempo e la fatica di scrivere il testo in prima persona. È sufficiente digitare l’argomento per generare immediatamente una bozza di testo. Con il vostro partner collaborativo Al potrete continuare a perfezionare e modificare, ottenendo ulteriori suggerimenti se necessario.”

Secondo Google, ad esempio, questa funzione si potrà utilizzare per prendere appunti sintetici durante una riunione o una lezione per poi chiedere all’AI di generare un riassunto più organico, con la possibilità di specificare manualmente il tono (formale o informale). Sarà anche possibile creare messaggi pubblicitari ad hoc per i clienti partendo da un elenco sintetico di istruzioni.

La competizione è più aperta che mai

Mentre Google si affanna a tenere il passo di Microsoft,  l’azienda di Redmond sta per introdurrefunzioni similisuWord, Teams e Outlook. Dopo essere entrate in aperta competizione con l’introduzione di ChatGPT suBing, le due big sembrano pronte a sfidarsi sul terreno della produttività

Per quanto questi strumenti possano essere di estrema utilità per chi usa le due suite per il lavoro, la corsa all’AI presenta dei rischi notevoli in ambito lavorativo. Gli strumenti AI sono ancora inaffidabili e spesso,come visto in passato con ChatGPT, generano risultati poco attendibili,inventando di sana piantaquando non sono in grado di fornire risposte documentate.

Integrare strumenti simili su dei software usati principalmente per lavorare potrebbe creare parecchi inconvenienti. Finché si parla di fare conversazione con unchatboto farsi aiutare in una ricerca più approfondita del normale siamo tutti concordi nell’affermare che gli strumenti AI sono una manna dal cielo. Se però ci sono in ballo interessi economici, come nel caso di una riunione aziendale, risulta molto difficile pensare di affidarsi al 100% ai sistemi AI attualmente disponibili.

Marco Silvestri è un Senior Editor di Techradar Italia dal 2020. Appassionato di fotografia e gaming, ha assemblato il suo primo PC all’età di 12 anni e, da allora, ha sempre seguito con passione l’evoluzione del settore tecnologico. Quando non è impegnato a scrivere guide all’acquisto e notizie per Techradar passa il suo tempo sulla tavola da skate, dietro la lente della sua fotocamera o a scarpinare tra le vette del Gran Sasso.

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