Amazon Prime Air, le consegne con i droni non decollano

Problemi di sicurezza e dipendenti scontenti

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Il servizio di spedizioneAmazonPrime Air non riesce proprio a decollare. Nonostante i proclami di Jeff Bezos risalenti all’ormai lontano 2013, le spedizioni Amazon con idronisono ancora lontane dalla realtà.

Ce lo racconta ilreport di Bloomberg, all’interno del quale sono riportate le principali criticità del servizio di spedizione aereo di Amazon. Tra queste c’è un elevato fattore di rischio dovuto a frequenti guasti e un sovraccarico di mansioni per i gli addetti ai lavori. Il report racconta di ben cinque incidenti avvenuti negli ultimi 4 mesi nell’area di Pendleton, zona appositamente scelta da Amazon per i test.

In seguito a un incidente risalente a maggio del 2021, Amazon avrebbe rimosso i rottami prima che la Federal Aviation Administration potesse indagare sull’accaduto. La voce è stata smentita dal portavoce di Amazon, Av Zammit, secondo il quale l’azienda si è attenuta alle direttive della National Transportation Safety Board (NTSB).

Il mese successivo si sono verificati altri incidenti, in occasione dei quali i sistemi di sicurezza dei dispositivi (che si attivano in caso di guasto) non hanno funzionato, provocando la caduta libera di uno dei droni che ha generato un incendio di ampie dimensioni.

“Piuttosto che effettuare un atterraggio controllato in una zona sicura, [il drone] è caduto da circa 50 metri in verticale e ha preso fuoco", dal report FAA sull’incidente, fonte Bloomberg.

Anche se Zammit ha minimizzato l’accaduto parlando di incidenti avvenuti in un’area circoscritta che non hanno provocato alcun infortunio, sembra evidente che l’azienda non è ancora pronta a impiegare il suo servizio di spedizione automatizzato nelle aree urbane.

Tra i motivi di tanta lentezza nel trovare una soluzione ai problemi di sicurezza ci sarebbero delle inadempienze da parte di Amazon. David Johnson, un ex poliota di droni Amazon, dichiara di aver eseguito diversi test “senza una squadra di volo al completo” e con “attrezzature inadeguate”.

Johnson afferma inoltre che spesso venivano assegnati più ruoli ad una persona, ipotesi confermata da altri due ex dipendenti Amazon nel contesto di un’intervista con Bloomberg.

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Ovviamente Amazon nega tutto e afferma di eseguire test rigorosi nel pieno rispetto delle norme di sicurezza.

Fatto sta che, ancora oggi, pensare a un servizio di spedizione completamente gestito dai droni rimane un’utopia per Amazon.

Marco Silvestri è un Senior Editor di Techradar Italia dal 2020. Appassionato di fotografia e gaming, ha assemblato il suo primo PC all’età di 12 anni e, da allora, ha sempre seguito con passione l’evoluzione del settore tecnologico. Quando non è impegnato a scrivere guide all’acquisto e notizie per Techradar passa il suo tempo sulla tavola da skate, dietro la lente della sua fotocamera o a scarpinare tra le vette del Gran Sasso.

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