7 nuove funzioni fotografiche presentate con i nuovi Google Pixel 8 e Pixel 8 Pro
Google punta tutto sulla fotocamera
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L’evento di presentazione dei nuoviGooglePixel 8 ha portato una ventata d’aria fresca in casa Google. L’azienda, oltre a svelare i suoi nuovi to di gamma, ha mostrato al pubblico una serie di nuove funzioni dedicate alla fotocamera che sono in egual misura impressionanti, utili e decisamente inquietanti.
Il comparto fotografico deiGoogle Pixel 8ePixel 8 Pronon è particolarmente rivoluzionario. Le fotocamere posteriori sono rimaste in gran parte invariate rispetto al Pixel 7; la versione Pro riceve aggiornamenti più consistenti, con una nuova fotocamera principale, un ultra-wide migliorato e un teleobiettivo da 48MP.
Del resto è passato un po' di tempo da quando le dimensioni del sensore e le aperture dell’obiettivo erano i principali fattori che determinavano le prestazioni delle fotocamere degli smartphone. Al giorno d’oggi, tutto ruota intorno ai trucchi computazionali e alle funzioni AI, una forma d’arte di cui Google è stata pioniera.
Ma andiamo al sodo: quali sono le nuove modalità disponibili quest’anno?
In effetti, l’attenzione di Google si è concentrata soprattutto sui video, sotto forma diAudio Magic Erasere (almeno per il Pixel 8 Pro) delle nuove funzioniVideo BoosteNight Sight Video. Ma grazie ai poteri combinati del chipTensor G3di Google e di alcuni algoritmi diGoogle Photos, abbiamo visto anche alcuni nuovi potenti (e potenzialmente controversi) trucchi fotografici tra cuiBest TakeeZoom Enhance.Di seguito trovate una panoramica delle nuove funzioni fotografiche e video di Pixel 8 e Pixel 8 Pro.
1. Best Take
Iniziamo da Best Take, ovvero la più controversa tra le nuove funzioni della fotocamera dei Pixel. Questa opzione consente di cambiare le espressioni facciali delle persone nelle foto di gruppo. Stai dicendo che non siamo fotogenici, Google?
L’aspetto fondamentale è che Best Take non utilizza l’intelligenza artificiale generativa per trasformare un’espressione accigliata in un sorriso, ma scatta una serie di foto e consente di scegliere le espressioni facciali migliori per lo scatto finale.
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Questo la rende molto più accettabile per coloro che pensano che l’intelligenza artificiale stia rovinando la fotografia, in quanto si tratta effettivamente di una fusione automatica in stilePhotoshopsu una raffica di scatti. Negli esempi mostrati da Google la funzione è sembrata sorprendentemente efficace e non sembra generare effetti grotteschi. Del resto, se puo andare bene per una foto di gruppo con un amico distratto o dal mood sempre accigliato, per ora ci guarderemmo bene da utilizzarla per le foto di un matrimonio o di una cerimonia importante.
2. Video Boost
L’evento Made by Google ha posto particolare attenzione sulle funzionalità video dei Pixel e la più importante tra queste è senza dubbio Video Boost, in arrivo da dicembre sul Pixel 8 Pro.
In teoria, si tratta di un video computerizzato fatto come si deve: invece di cercare di introdurre un bokeh finto come la modalità Cinematic dell’iPhone, la nuova modalità del Pixel 8 Pro elabora ogni fotogramma video utilizzando la pipelineHDRPlus basata su cloud.
Si tratta di una grande impresa tecnologica che richiederà un po' di tempo prima di poter vedere il risultato finito. Google ha mostrato i video girati in modalità Video Boost affiancati a quelli dell’iPhone 15 Pro Max, sottolineando il miglioramento della gamma dinamica e la vivacità dei colori.
Questo aspetto saturo dell’HDR, tuttavia, potrebbe risultare fuori luogo in alcune tipologie di riprese o non piacere a tutti, quindi la modalità potrebbe essere destinata solo a casi d’uso specifici.
3. Video Night Sight
La funzione Night Sight (modalità notte) di Google è molto popolare tra gli utenti Pixel e presto sarà disponibile anche in modalità video.
Night Sight Video è di fatto una versione a bassa luminosità di Video Boost, che utilizza l’elaborazione di più fotogrammi per migliorare i dettagli e l’esposizione nelle scene buie. Google sostiene che la modalità consenta di ottenere" i migliori video in condizioni di scarsa illuminazione di qualsiasi smartphone". Tale affermazione si basa sul confronto delle modalità video delle principali marche di smartphone statunitensi.Sebbene Google abbia già annunciato una versione di Night Sight per i video in occasione del Google IO 2021, inizialmente questa si limitava a unire le foto per creare un’animazione. Non sappiamo ancora per quali risoluzioni e frame rate sia disponibile, ma non vediamo l’ora di provarla.
4. Audio Magic Eraser
La qualità dell’audio è stata a lungo trascurata in ambito smartphone, ma Google punta a cambiare le cose sui Pixel 8 e Pixel 8 Pro con una nuova funzione basata sull'“audio computazionale"che prende il nome di Audio Magic Eraser.
Questa utilizza l’apprendimento automatico per riconoscere e dividere l’audio del video in canali separati, ad esempio parlato, folla, vento, rumore e musica. È quindi possibile disattivare quelli indesiderati e regolare a proprio piacimento ciascun valore.
La dimostrazione di Google di un bambino che parla con un cane che abbaia in sottofondo è stata impressionante, ma siamo ansiosi di testarla sul campo per vedere quanto influisce sulla qualità dei singoli livelli sonori.
5. Magic Editor
A maggio, Google ha annunciato che Magic Editor (una nuova funzione basata sull’AI generativa che mira a rendere obsolete le foto scadenti) era in arrivo su alcuni telefoni Pixel nel corso dell’anno. Ora sappiamo che questi telefoni sono il Pixel 8 e il Pixel 8 Pro.
Magic Editor è di fatto una gomma magica potenziata che permette di scegliere e spostare gli oggetti nelle foto, di riposizionarli e di diventare effettivamente un mago di Photoshop senza dover utilizzare maschere e livelli di regolazione.
Fornisce persino suggerimenti contestuali sulle cose da cambiare, come sostituire il cielo grigio con un bellissimo tramonto. Alcuni la definiranno la morte della fotografia. Altri la vedranno come un enorme risparmio di tempo. In ogni caso, la funzione “sperimentale” sarà disponibile in Google Foto sugli ultimi telefoni Pixel.
6. Zoom Enhance
Google sembra intenzionata rendere i concetti fantascientifici una realtà inquietante: basti pensare alla funzione Call Screen, che consiste in un robot AI che intervista la persona che vi chiama per verificare se è degna di essere messa in contatto con voi (in perfetto stile segretaria). Un’altra funzione un po' meno agghiacciante, ma altrettanto impressionante, è Zoom Enhance.
La nuova funzione di Google Foto basata sull’intelligenza artificiale generativa serve a migliorare la qualità dell’immagine zoomata ricreando l’oggetto “da zero”. In sostanza l’AI, basandosi sul soggetto zoomato, va a compensare la mancanza di pixel “riempendo” l’immagine per renderla più nitida e meno pixelata.
In questo modo è possibile zoomare un’immagine scattata con il grandangolare senza perdere dettagli.
7. Controlli Pro
La riluttanza diApplea inserire dei controlli avanzati per la fotocamera nei suoi telefoni Pro è sempre stata un po' sconcertante. Google ha deciso di andare in direzione opposta integrando i nuovi controlli Pro sul suo Pixel 8 Pro. Questi consentono di regolare impostazioni come la sensibilità ISO, la velocità dell’otturatore e la messa a fuoco.
Tale funzione può essere particolarmente utile per i professionisti e per gli amanti delle riprese video, anche se Google non fornisce impostazioni di scatto avanzate paragonabili a quelle delSonyXperia 1 V, che dispone di tre app fotocamera separate (Photo Pro, Video Pro e Cinema Pro). Tuttavia, un maggiore controllo è sempre positivo, soprattutto per chi ama la fotografia creativa, le lunghe esposizioni o semplicemente ha le conoscenze necessarie per sfruttare al meglio la fotocamera del suo Pixel.
Marco Silvestri è un Senior Editor di Techradar Italia dal 2020. Appassionato di fotografia e gaming, ha assemblato il suo primo PC all’età di 12 anni e, da allora, ha sempre seguito con passione l’evoluzione del settore tecnologico. Quando non è impegnato a scrivere guide all’acquisto e notizie per Techradar passa il suo tempo sulla tavola da skate, dietro la lente della sua fotocamera o a scarpinare tra le vette del Gran Sasso.
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